In poche parole | |
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Colore | |
Regione | |
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Denominazione | |
Vitigno | |
Grado alcolico | |
Agricoltura |
2 disponibili
Produttore | |
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Annata | |
Formato | |
Vignaiolo | |
Vinificazione | In acciaio a temperatura controllata, Malolattica svolta, Macerazione sulle bucce di 10/12 giorni |
Affinamento | |
Terreno | Marna bianca calcarea leggermente argillosa di origine marina |
Resa per ettaro | |
Produzione annua | |
Fascia di prezzo |
Ci troviamo a Treiso (già frazione di Barbaresco), piccolo comune a 5 km da Alba in un’azienda a conduzione familiare. La storia di Ada Nada inizia nel 1919 quando Carlo Nada fonda l’azienda in una località chiamata Rombone, nell’allora comune di Barbaresco. Oggi siamo arrivati alla terza generazione e dopo la scomparsa di Gian Carlo, sono Annalisa ed Elvio a gestire l’intera attività. Dai 3 ettari iniziali oggi l’azienda Ada Nada ha 9 ettari vitati con un’altitudine media di 300 metri. I vigneti sono situati per le maggior parte nelle sottozone di Rombone e Valeirano. L’amore per la terra ha fatto si che le lavorazioni sulle piante vengano eseguite a mano nel pieno rispetto del territorio. Ada Nada produce in un anno circa 45000 bottiglie di cui la metà sono di Barbaresco, una delle prime denominazioni conosciute in Italia. La prima data ufficiale a cui si può ricondurre la nascita del Barbaresco è il 1894, anno di fondazione della Cantina Sociale di Barbaresco. Da allora il prestigio di questo vino è stato in constante crescita, fino ad affiancare per importanza suo fratello Barolo.
L’azienda Ada Nada fa parte della FIVI, Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti e vinifica solo uve di proprietà. Anche i processi di produzione ed imbottigliamento avvengono all’interno della cantina.
Il Barbaresco Valeirano dell’azienda Ada Nada è un vino rosso composto da Nebbiolo in purezza.
Il Nebbiolo è uno dei vitigni più antichi d’Italia e da origine a vini di grande prestigio e grande longevità. Il nome pare derivi dall’aspetto “annebbiato” dell’acino ricoperto da abbondante pruina oppure dalla maturazione tardiva di quest’uva che sposta la vendemmia durante le prime nebbie autunnali. Diffuso anche in altre regioni d’Italia, è in Piemonte che il Nebbiolo, definito “la regina delle uve nere”, ha trovato il suo habitat perfetto, dando vita a vini che sono diventati la bandiera italiana nel mondo come il Barbaresco e il Barolo.
Nel caso del Barbaresco Valeirano siamo nelle Langhe, nel comune di Treiso all’interno della sottozona Valeirano, da cui il nome di questo vino.
La vendemmia inizia nella seconda o terza decade di ottobre e viene condotta rigorosamente a mano in cassette forate. La vinificazione avviene in acciaio. Dopo una macerazione di 10/12 giorni le uve vengono pressate in modo molto soffice e poi nelle vasche d’acciaio termina la fermentazione alcolica e avviene quella malolattica. A questo punto il vino viene messo in grandi botti di rovere dove affina per 18/20 mesi. Prima di essere messo in commercio riposa altri 6/8 mesi in bottiglia.
Dal colore rosso intenso, al naso è ampio e suadente con profumi floreali che si evolvono in note balsamiche. In bocca è fresco e sapido con un tannino elegante e una lunga persistenza. Da bere e ribere.
Grazie alla sua struttura e alla sua freschezza si sposa bene con primi piatti elaborati a base di tartufi e porcini ma anche a carni arrosto e formaggi stagionati. Consigliamo di berlo a una temperatura di 16/18 gradi con un calice ampio
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